Refrigera: partner per la refrigerazione sostenibile


Il regolamento ue sui gas florurati prevede il phase-down degli hfc tra il 2015 e il 2030, imponendo radicali cambiamenti nel settore della refrigerazione e del condizionamento dell’aria. Ricerca e investimenti hanno consentito a refrigera di diventare un’azienda leader nella produzione di valvole per fluidi refrigeranti a bassissimo gwp. L’azienda di pordenone ha lanciato una serie di innovative valvole idonee per co2 , hfo e idrocarburi e progetta soluzioni tecniche personalizzate



Una sana climatizzazione dei luoghi, una sofisticata conservazione del cibo e una rigorosa salvaguardia dell’ambiente. A tutto questo contribuisce Refrigera Industriale, progettando e producendo un’ampia gamma di componenti per il settore HVAC-R, idonei per i sistemi funzionanti con i fluidi refrigeranti a bassissimo impatto ambientale. “Il successo dei prodotti con marchio REFRIGERA® deriva da un consolidato know-how, che consente una costante innovazione dei prodotti e la progettazione di soluzioni tecniche personalizzate, per i maggiori costruttori internazionali di sistemi di refrigerazione e di condizionamento dell’aria – ha dichiarato Roberto Sabatino, Direttore della società italiana – siamo un’azienda di piccole dimensioni, che negli ultimi 2 anni ha registrato significativi tassi di crescita, in termini di fatturato e di livelli occupazionali.

In che modo prevede che si muoverà il mercato?
Il contesto competitivo in cui già oggi ci troviamo ad operare è sempre meno prevedibile. Molti fattori macroeconomici entrano in gioco e vanno misurati adeguatamente nei loro effetti sulla domanda di apparecchiature e tecnologie di refrigerazione. Se da un lato la crisi finanziaria e la fase di stagnazione dell’economica globale che ne è seguita hanno portato ad una sensibile diminuzione di consumi e investimenti da parte delle aziende della Grande Distribuzione Organizzata, dall’altro, il Regolamento UE sui gas fluorurati ha fissato i limiti per ridurre le emissioni di idrofluorocarburi, stimolando la crescita della domanda di nuove apparecchiature rispettose del clima e dell’ambiente. La progressiva riduzione degli HFC consentirà di diminuire le emissioni cumulative di 1,5 gigatonnellate di CO2 equivalenti entro il 2030 e imporrà una transizione dagli HFC ai fluidi refrigeranti di nuova generazione, con un più basso GWP, in quasi tutti i settori entro il 2030. Refrigera da diversi anni ha sviluppato una gamma di valvole per i fluidi refrigeranti eco-compatibili, come gli HFO, gli idrocarburi e la CO2 , che costituiscono una valida alternativa agli HFC, come sostanze singole o in miscela. La produzione di punta di Refrigera è costituita dalle valvole per la CO2 , tecnologia nella quale l’Europa rimane leader a livello mondiale. La crescita del marchio REFRIGERA® sul mercato europeo degli impianti funzionanti con R744 ha coinciso con l’aumento delle installazioni di sistemi transcritici a CO2 nei supermercati del vecchio continente, passati dai 1330 del 2011, ai 2885 del 2013, fino ad arrivare ai 5500 del 2015. Secondo gli esperti, le vendite globali di sistemi a CO2 transcritica cresceranno più di cinque volte, nei prossimi cinque anni, per questo Refrigera continua ad innovare la propria gamma di prodotto, che già oggi offre soluzioni interamente in acciaio inox, in grado di funzionare a pressioni fino a 140 bar, affiancate da una gamma completa di valvole con connessioni in lega di rame, che sta ottenendo successo anche sui mercati extra-europei.

Com’è cambiato il processo decisionale in questi ultimi anni?
Innanzitutto l’incertezza che condiziona gli investimenti nella Grande Distribuzione Organizzata ha reso molto difficile ottenere previsioni di acquisto da parte dei clienti. Questo vale sia come volumi, che come mix di prodotto. La conseguenza è che noi produttori dobbiamo mantenere molta flessibilità nella produzione e rimanere corti negli impegni sulle materie prime. L’Innovazione è diventato il primo fattore critico di successo ed ha assunto grande rilevanza il Time-to-Market per il successo competitivo dei nuovi prodotti. Il processo decisionale è diventato estremamente rapido e si pensa costantemente proiettati nel futuro. Per questo abbiamo intensificato le relazioni e le collaborazioni con le Università e con i centri di ricerca, con cui valutare i possibili scenari. Per descrivere come è cambiato il ruolo del manager nell’impresa, uso spesso questa frase: “non conosco il mix di prodotto che stiamo producendo oggi, ma posso dirvi quali prodotti saranno in produzione tra un anno”.

Cosa immagina per il futuro?
Le informazioni che ho raccolto di recente mi fanno intravedere una consistente prospettiva di sviluppo delle pompe di calore a CO 2 . Si tratta di apparecchiature che sfruttano l’esperienza acquisita finora in questa tecnologia, che è stata impiegata su altri sistemi che usano l’R744 come refrigerante. Le pompe di calore a CO 2 stanno mostrando crescenti margini di efficienza e sono oggetto di studio di diversi centri di ricerca, sparsi in tutto il mondo, dal Nord Europa agli Stati Uniti, al Giappone, con i quali Refrigera collabora e scambia dati e informazioni al fine di sviluppare una gamma completa di valvole, con elevate prestazioni. Refrigera per questa applicazione ha appena lanciato una nuova Valvola 4 VIE di inversione di ciclo per pompe di calore, compatibile con i fluidi refrigeranti a basso impatto ambientale, come la CO 2 , gli idrocarburi e gli HFO. La nostra Valvola 4 VIE non necessita di un’elettrovalvola pilota e non vi sono parti mobili, quindi si riduce il rischio di grippaggio. Inoltre, essendo una valvola a sfera, garantisce ridottissime perdite di carico e trafilamenti, previene il rischio di non completa commutazione e assicura lo scambio rapido. Addirittura, in assenza di differenziale di pressione, Ia sfera lavora sospesa da 4 seggi di Teflon e ruota sempre perfettamente per semplice azionamento meccanico, anche alla massima temperatura o in caso di totale assenza di pressione nel sistema.

Quale cambiamento auspica?
A livello politico non vedo progetti in grado di orientare le risorse su obiettivi di medio-lungo termine, bensì vedo tentativi di facciata, finalizzati a non perdere il consenso popolare. Temi come il cambiamento climatico o come la politica energetica richiedono un forte senso di responsabilità e la consapevolezza che agire subito vuol dire migliorare le condizioni di vita dei popoli e del pianeta. Noi questa responsabilità ce l’abbiamo chiara ogni giorno.